Burocrazia

FDE snc di Filippetto Emanuele e Dino

Burocrazia
Sono tante le incombenze e le pratiche alle quali occorre dedicarsi pur in un momento doloroso come quello del lutto: dalla richiesta di assegnazione della casa coniugale alla presentazione della pratica per la pensione di reversibilità del coniuge.
Per avere la reversibilità è necessario che siano stati maturati almeno 780 contributi settimanali (nel caso della pensione di vecchiaia), oppure in alternativa almeno 260 contributi settimanali – di cui almeno 156 nei 5 anni precedenti il decesso (per l’assegno di invalidità).
La pensione di reversibilità è pari a una percentuale variabile dell’assegno del defunto: il 60% se c’è solo il coniuge superstite, oppure l’80% se convivono anche figli di età minore ai 26 anni.
Quando un coniuge viene a mancare, i familiari superstiti devono espletare le pratiche burocratiche necessarie.
Una delle prime, è la domanda di pensione indiretta alla quale i superstiti hanno diritto. Le condizioni per poterla ottenere sono che il coniuge deceduto non siata stato ancora titolare di pensione, per non aver completato il ciclo lavorativo richiesto dalla legge, ma che avesse comunque maturato almeno quindici anni di assicurazione e di contribuzione, oppure cinque anni di assicurazione e di contribuzione, di cui almeno tre versati nei cinque anni precedenti il decesso.
La domanda va presentata all’INPS o in alternativa tramite gli enti di patronato. La pensione integrativa del coniuge decorre dal primo giorno del mese successivo a quello del decesso dell’assicurato.
Il coniuge superstite (oppure i figli o altri eredi legittimi e testamentari se non vi è coniuge) ha inoltre diritto di ricevere i ratei, quote di pensione non riscosse dal pensionato (es: tredicesima mensilità, parte dell’ultimo mese di pensione, ecc) prima del suo decesso.
La chiusura rapporti a causa di decesso segue un iter preciso, fatto di passaggi e documenti richiesti.
Vi anticipiamo come funziona, ricordandovi che il personale dell’impresa funebre FDE snc è a vostra disposizione per chiarimenti e assistenza.
È necessario presentare il certificato di morte, documento indispensabile per dar seguito alla pratica di successione legittima già che dall’estratto di morte ne consegue il blocco dei rapporti intestati al deceduto.
Per poter presentare la dichiarazione di successione all’agenzia delle entrate e quindi pagare l’imposta di successione, ultimo step per individuare e quantificare i beni mobiliare ed immobiliari caduti in successione, gli eredi devono disporre di una certificazione, rilasciata dall’istituto di credito, in cui risultino le giacenze e i debiti al momento della morte.
Presentando copia della denuncia di successione si possono liquidare ed estinguere i rapporti intestati al defunto tra i quali: le intestazioni delle utenze domestiche (energia elettrica e gas, telefono e internet, servizi acqua e raccolta rifiuti, ecc.), l’intestazione dell’IMU presso il servizio Tributi del Comune ed il conto corrente in cui viene accreditata la pensione. Importante: bisogna aprire un nuovo conto corrente –bancario/postale dal momento che I’INPS non accredita alcuna pensione su c/c dove risulta l’intestazione di una persona deceduta.
Le spese funerarie sono oggetto di detrazione fiscale nella dichiarazione dei redditi.
La detraibilità, è importante ricordare, non spetta per forza ad un familiare del congiunto ma a qualsiasi persona, anche terza, che abbia sostenuto le spese per il funerale.
La detrazione delle spese funebri arriva ad un massimo di 1550€.
Nel caso in cui i costi per l’organizzazione della cerimonia funebre siano stati sostenuti da più soggetti contemporaneamente, questi avranno il diritto a richiedere la detrazione fiscale nella dichiarazione dei redditi in proporzione a quanto speso.
Il decesso di una persona porta con sé oltre al dolore della perdita anche un elenco non sempre facile da capire di burocrazia. Le pratiche burocratiche includono anche la successione dei beni mobili ed immobili posseduti dal deceduto.
La cosiddetta successione ereditaria ha subìto dal 2017 alcune importanti variazioni e riguarda sia i familiari diretti della persona che è venuta a mancare, nei suoi diversi gradi, sia persone care citate in un eventuale testamento. È bene sapere che la successione è disciplinata dalla tassazione italiana. La successione prevede anche la cancellazione dell’usufrutto.
Nei nostri uffici potrete avere un’iniziale assistenza sull’iter da seguire per procedere con la successione di case e altri beni mobili che il deceduto aveva di sua proprietà quando in vita.
Disbrigo Pratiche

"Nessuno muore sulla terra, finchè vive nel cuore di chi resta."

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